Restauri privati

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Restauro della chiesa di San Gregorio Armeno - cimasa del coro d'inverno e gelosie - Napoli


La grande cimasa del coro d’inverno e le gelosie della navata si collegano alla reinterpretazione rococò voluta dal Tagliacozzi Canale nella seconda metà del XVIII secolo per l’intera chiesa. I motivi scultorei a tutto tondo, con foglie, volute, riccioli, volti di putti e figure fantastiche, che caratterizzano la cornice superiore, costituiscono il nucleo più moderno che l’architetto volle a coronamento delle grata sottostanti, in realtà precedenti almeno di due secoli.


• Stato di conservazione

Particellato grasso e fumoso, sporco di varia natura, cera di candele e colature di pittura ottundevano le antiche dorature.
Lesioni strutturali, fratture e lacune sia delle parti scultoree a tutto tondo (volto del putto sulla sinistra e alcuni riccioli), che delle formelle.
Antichi interventi di integrazione in legno, stucco e cera.
Le formelle, in realtà più antiche della cimasa, presentavano i segni di diverse dorature con relative stuccature sovrapposte e ridipinture
Il retro della grata presentava una doratura a gomma lacca e argento, successiva all’originale, ma in buone condizioni.
Le lamine metalliche apparivano in più punti sollevate e prossime al distacco, si costatavano diverse lacune.
Leggera ossidazione dei ferri di tenuta della grande cimasa
Leggeri attacchi xilofagi.

• Interventi

1. Disinfestazione.
I manufatti sono stati trattati con Permetrina.

2. Pulitura
Pennelli morbidi sul davanti e uso combinato di aspirapolvere solo sul retro delle strutture lignee non interessate da doratura.
Incollaggio delle scaglie di oro pericolanti con Primal AC 33 al 20% successivamente adese con rullino gommato su carta giapponese. L’incollaggio preventivo si è reso necessario in modo da potere effettuare in tutta sicurezza la successiva pulitura chimica dell’oro.
Rifinitura della pulitura con bastoncini di bambù opportunamente sagomati, in modo da garantire la pulitura, senza scalfire in alcun modo la superficie dorata.
Eliminazione meccanica anche delle colature di cera di candela.
Eliminazione meccanica delle stuccature incongrue, per lo più a cera, non più idonee o sovrapposte ai motivi originali.
Eliminazione delle integrazioni in legno, frutto di grossolani, antichi interventi.
I ferri di sostegno degli elementi scultorei della cimasa sono stati spazzolati e trattati con convertitore antiruggine.

3. Consolidamenti strutturali
Incollaggi delle cornici e delle parti staccate con colla vinilica. Inserti (grata) con legni antichi e di essenza compatibile.

4. Integrazioni
In accordo con la DL, si è provveduto alla ricostruzione del volto del putto mancante sulla sinistra della grande cimasa: è stata eseguita una copia in argilla del putto di destra originale e speculare a quello in oggetto. Da questa si è ricavata una forma siliconica, nella quale è stata colata la resina epossidica. La copia è stata poi dorata con foglia d’oro 24 carati, a missione. Per garantire un maggiore godimento estetico, è stata data una leggera equilibratura dell’oro con terra d’ombra naturale. La protezione è stata realizzata con Paraloid al 7%. Il putto è stato assicurato alla struttura portante con quattro viti in acciaio autofilettanti, i fori d’ingresso e le teste delle viti sono state opportunamente occultate con una stuccatura a base di gesso di bologna e colla Lapin, patinate a colore.
Alcuni riccioli mancanti della cimasa sono stati reintegrati. Anche in questo caso si è provveduto alla doratura, raccordo cromatico e protezione come descritto per il volto del putto.
Le formelle e le cornici mancanti delle grate sono stati reintegrati.

5. Stuccature
Le fratture e le lesioni di minore entità, così come i raccordi tra gli elementi moderni e quelli originali sono state sanate con stuccature a base di gesso di bologna e colla lapin

6. Doratura
Le integrazioni così come gli elementi lacunosi della lamina metallica originale sono stati dorati e accordati cromaticamente, come descritto a proposito del volto del putto

7. Protezione finale

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